30 dicembre 2020
STARTUP
INNOVAZIONE
DETRAZIONI
Ne parliamo spesso e sono protagoniste di molte delle campagne di equity crowdfunding su Mamacrowd: ma cosa vuol dire essere un’azienda innovativa?
L’etimologia della parola “startup” (in inglese start-up, con il trattino) è ormai abbastanza nota: vuole dire avviare un’attività imprenditoriale (start) e accelerare lo sviluppo o la realizzazione del prodotto o servizio distintivo su cui è basata (up).
La startup innovativa invece, così come definita nel Decreto Crescita, è una società iscritta in una sezione speciale del registro imprese, al quale si accede solo rispettando precise caratteristiche. Le startup iscritte a questo registro godono di particolari agevolazioni, descritte in seguito.
L’art. 25 del Decreto Crescita 2.0, convertito nella Legge n. 211/2012, definisce le startup innovative come imprese che rispettano i seguenti requisiti:
“Società di capitali di diritto italiano, costituite anche in forma cooperativa, o europea fiscalmente residente in Italia, che abbiano come oggetto principale della propria attività la produzione, lo sviluppo e la commercializzazione di servizi o prodotti innovativi ad alto tasso di tecnologia. Sono startup innovative sia le SRL che le SpA, le SAPA e le società cooperative”.
Per iscriversi al registro speciale delle imprese ed usufruire dei benefici riservati alle aziende innovative, un’impresa deve soddisfare una serie di requisiti, contenuti nell’art. 25.
Ci sono i requisiti formali e quelli sostanziali, detti anche cumulativi o alternativi. I primi sono definiti cumulativi perché devono essere soddisfatti tutti, i secondi alternativi perché deve essere soddisfatto almeno uno dei tre requisiti indicati dalla normativa.
Per i requisiti formali, detti cumulativi, l’azienda innovativa:
- è un’impresa nuova o comunque costituita da non più di 5 anni
- ha residenza in Italia o all’interno dell’Unione Europea, ma con sede produttiva o filiale in Italia
- ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
- non è quotata all’interno di un mercato regolamentato
- non distribuisce e non ha distribuito utili
- ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
- non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda.
Passando ai requisiti sostanziali o alternativi, deve rispettare almeno 1 dei seguenti 3 seguenti punti:
1. Deve sostenere spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione;
2. La forza lavoro complessiva deve essere costituita per almeno 1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale;
3. Deve essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.
Perché un’azienda dovrebbe diventare innovativa se ne possiede i requisiti? Le agevolazioni riservate, senza limiti legati all’età dell’imprenditore o settore d’attività, sono:
- Costituzione con firma digitale, online attraverso un processo gratuito, senza oneri notarili
- Incentivi fiscali per chi investe nel capitale della società
- Accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia, nel caso delle PMI
- Finanziamenti agevolati per startup innovative sul territorio nazionale, con Smart & start Italia
- Esonero dal pagamento dei diritti camerali e dell’imposta di bollo per l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle imprese
- Supporto dell’ICE per percorsi di internazionalizzazione
- Disciplina del lavoro flessibile
- Proroga del termine per la copertura delle perdite
- Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica
- Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
- Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti IVA.
Investire su un’azienda innovativa con una corretta gestione del portafoglio di investimenti, diversificando i settori ed effettuando più investimenti su diverse società, potrebbe farti ritrovare tra gli investitori del nuovo Facebook: le startup sono società che spesso crescono in maniera esponenziale.
Inoltre, rispetto alle aziende “tradizionali”, ci sono benefici fiscali non indifferenti. La classica normativa, che di solito prevede la possibilità di detrarre il 30% in fase di dichiarazione dei redditi per l’anno successivo all’investimento, nel 2020, a seguito del Decreto Rilancio, è stata modificata. Ad oggi, per gli investimenti effettuati nel 2020, è possibile detrarre fino al 50% per le persone fisiche e 30% per le persone giuridiche
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