13 ottobre 2020
CROWDFUNDING
EQUITY CROWDFUNDING
STARTUP
EUROPA
Lo avevamo preannunciato a luglio quando, dopo due anni di studi, mancava solo il consenso da parte del parlamento europeo per poter leggere Il primo regolamento dell’Unione Europea sul crowdfunding (“European Crowdfunding Service Providers”, o ECSP).
L’approvazione da Bruxelles è arrivata lunedì 5 ottobre, a giorni il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione.
Entrerà in vigore circa 12 mesi dopo la sua pubblicazione ma è previsto un ulteriore anno di “transizione”, al termine del quale le normative nazionali saranno sostituite da ECPS e i portali che non avranno i requisiti per il nuovo regolamento non potranno più operare.
Il regolamento dell’Unione Europea sul crowdfunding permetterà a piccole e medie imprese di svolgere round di investimento in alcuni paesi dell’Unione Europea, attraverso portali autorizzati, che avranno la possibilità di raccogliere fino a 5 milioni di euro per anno, sotto forma di capitale di rischio, prestito, titoli di debito o obbligazioni.
È prevista anche la creazione di un registro pubblico europeo che conterrà le piattaforme autorizzate e sarà gestito dall’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati.
Riportiamo un commento pieno di soddisfazione da parte dei referenti di European Crowdfunding Network:
“Siamo estremamente felici per l’introduzione di una normativa europea armonizzata per il crowdfunding. Questo primo, importante risultato è il frutto del lavoro condotto negli anni passati, in stretta collaborazione con le istituzioni europee e le principali piattaforme di crowdfunding in Europa, ed è per questo che lo riteniamo un ottimo punto di partenza. Ci auguriamo che ECSP possa finalmente fornire quel quadro di riferimento necessario a permettere il consolidamento del settore del crowdfunding, rendendo di facile accesso a tutti gli operatori i pieni vantaggi di un Mercato Unico dei Capitali in UE. Questo è solo un primo passo, ci aspettano mesi di lavoro intensi per portare a termine l’operazione di adattamento degli ordinamenti nazionali. Come ECN, siamo pronti ad estendere i nostri sforzi e a facilitare il dialogo tra gli enti regolatori che dovranno trovare modalità di raccordo efficaci con ESMA, e gli operatori del mercato che dovranno poi soddisfare i nuovi requisiti.”
L’autorizzazione ad operare, previa verifica dei requisiti richiesti dal nuovo regolamento, sarà sempre di competenza dell’ente nazionale di riferimento, nel caso italiano CONSOB. Per i portali che come Mamacrowd sono già autorizzati, i processi per passare al nuovo regolamento saranno semplificati, mentre si faranno delle verifiche più approfondite per nuove realtà che vorranno inserirsi nel mercato europeo.
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