20 ottobre 2016
EQUITY CROWDFUNDING
È uscita la ricerca condotta da Crowd Advisors ed EdiBeez, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Equity Crowdfunding, che analizza gli aspetti fondamentali che possono fare di una campagna di crowdfunding un progetto di successo.
Lo studio è stato condotto tra le startup protagoniste di campagne in Italia dal 2013, cioè dall’inizio dell’operatività delle piattaforme: ad oggi sono stati raccolti raccolti 6,09 milioni di euro ma quale sforzo economico è stato impiegato da parte degli offerenti per impostare le campagne e coinvolgere la crowd on-line e possibili nuovi investitori?
L’analisi si focalizza sulle attività di comunicazione e marketing impiegate, senza dimenticare altri costi accessori relativi al notaio e ad altre commissioni amministrative necessarie.
Questi due aspetti infatti, nella quasi totalità dei casi, vengono esternalizzati, in quanto le startup, soprattutto nelle prime fasi della loro vita, non prevedono figure specializzate all’interno dei propri team.
Vediamo quali sono le indicazioni principali emerse, lasciando successivamente l’approfondimento all’intero report.
L’obiettivo medio di raccolta delle società intervistate è stato di 165 mila euro, delle quali il 39% con obiettivo inferiore a 100 mila; dall’importo raccolto va detratto in media il 6% che corrisponde alla success fee mediamente richiesta dalle piattaforme a titolo di remunerazione.
Per tutte le attività prese in considerazione, si è registrato un tasso di successo maggiore se l’attività è stata affidata a consulenti esterni invece che svolta internamente. Il 38% delle società ha speso in totale per la campagna meno di 3.000 euro e il 31% tra 5 e 10.000 euro (esclusa la success fee dovuta alla piattaforma). Non ci sono però correlazioni dirette tra l’entità della spesa e il successo della campagna
Per quanto riguarda le azioni di comunicazione, il 23% non ha predisposto alcun piano di comunicazione, ma tale lacuna è stata penalizzante: infatti solo il 33% dei progetti ha avuto successo.
Il mezzo di comunicazione privilegiato è stato Facebook (utilizzato nel 100% dei casi), seguito dalle “relazioni personali” (77%) e da LinkedIn (69%).
In conclusione l’importo complessivo di 5-10 mila euro (dichiarato dal 31% delle start-up interpellate) corrisponde al 2,5-5% dei capitali incassati dalle start-up tramite campagne di successo. Da notare tuttavia che un ulteriore 8% di strart-up ha speso oltre 10 mila euro, mentre il 38% delle aziende interpellate ha speso meno di 3 mila euro e tra queste il 15% addirittura meno di mille.
Leggi il documento completo del report.
Guarda i progetti che andranno on line nelle prossime settimane sulla nostra piattaforma.
Italiano
English
Italiano
English
Permettici di conoscerti meglio
Mamacrowd e partner operano globalmente e possono, previa acquisizione del tuo consenso attraverso i comandi "Accetta tutto", "Accetta solo i necessari" o "Imposta preferenze", utilizzare cookie per fini statistici, pubblicitari e anche di profilazione, propri o di terzi, per modulare la fornitura del servizio in modo personalizzato e in linea con le tue preferenze.
In caso di rifiuto utilizzeremo solo i cookie necessari. Per maggiori informazioni, leggi la nostra Cookies Policy