20 maggio 2022
PMI
FONDI EU
INNOVAZIONE
GREEN
SOSTENIBILITÀ
Green Energy Storage (Ges) ha ricevuto dall’UE e dal Governo italiano fondi per 53 milioni di euro per un progetto dedicato a ricerca e sviluppo per le batterie stazionarie. I fondi sono stati assegnati all’azienda italiana dopo il via libera arrivato dalle istituzioni europee e nazionali.
L’ultima sfida UE per applicazioni alle batterie stazionarie è stata pienamente accolta dall’Italia. Green Energy Storage (Ges) ha infatti ricevuto dall’Unione europea e dal Governo italiano, con la firma del decreto di concessione del Ministero dello Sviluppo Economico, l’accesso a 53 milioni di euro per il progetto Ipcei Batterie 2, dedicato alla ricerca e sviluppo di soluzioni innovative lungo l’intera catena del valore delle batterie, con un forte accento sulla sostenibilità ambientale.
«Lo scenario internazionale ci impone di accelerare la transizione energetica, puntando sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e delle batterie a uso stazionario. Gli accumulatori agli ioni di litio ricoprono al momento un ruolo primario, ma presentano delle criticità geopolitiche ed ambientali. GES intende risolverle con una tecnologia innovativa e sostenibile, contribuendo, allo stesso tempo, al rilancio economico e industriale dell’Italia», commenta Salvatore Pinto, presidente e fondatore di Ges.
Green Energy Storage è una PMI specializzata nel settore delle batterie con una tecnologia 100% green e basata sull’idrogeno con una piattaforma tecnologica ibrida gas/liquido. Si pone l’obiettivo di dare vita ad una nuova generazione di accumulatori non tossici, sicuri, che operano a temperatura ambiente e composti da materiali facilmente reperibili.
È nata a Trento nel 2015, come risposta italiana all’accelerazione esistente delle rinnovabili, che ha bisogno di essere sostenuta attraverso la diffusione di batterie a uso stazionario.
Green Energy Storage ha condotto due campagne di successo su Mamacrowd, che gli hanno permesso di raccogliere, rispettivamente, 1 milione di euro nel 2017 e ben 2,2 milioni di euro nel 2019.
Questo traguardo di livello internazionale è una ulteriore conferma delle potenzialità dell’azienda trentina, in cui Mamacrowd ha creduto fin dall’inizio.
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